Viaggio nel Giappone fuori mano: il villaggio rosso di Fukiya.

Fukiya è un villaggio che raccomando di vedere nella regione di Okayama in quanto di notevole spessore culturale e decisamente lontano dalle principali mete turistiche del Giappone.
lo si raggiunge in automobile o in autobus dalla città di Takahashi.

Sotto la tutela del ministero per la conservazione dei beni culturali, Fukiya è un gioiello dall’aspetto rustico e sofisticato, contemporaneamente. Ho girato un micro video, che potete vedere cliccando su questo link: video a Fukiya .

Case sulla strada antica di Fukiya Giappone

Il villaggio si sviluppa ai fianchi di una unica strada e vanta case di fine Ottocento, che ci sono pervenute grazie alla qualità eccellente dei loro materiali. In particolare, le tegole sono di fattura pregiata e a fine ottocento l’avere tetti coperti da tegole era fuori dal comune in ambiente rurale, anche fra i ricchi mercanti.
Fukiya, pertanto, era un paese ricchissimo.
Una seconda caratteristica delle case di Fukiya è il loro colore rosso-marrone, che ha conferito al paese l’appellativo di villaggio rosso.

Il pigmento rosso e la ricchezza di Fukiya sono intimamente connessi

Il villaggio di Fukiya cominciò a prosperare agli inizi del 1700 come centro minerario per l’estrazione del rame. A questa ricchezza di per se già cospicua, si aggiunse, agli inizi del 1800, quella derivata dall’estrazione di ferro-solfato da cui veniva prodotto bengara di qualità.

Case tradizionali sulla strada antica di Fukiya

Bengara è il nome con cui in Giappone si indica il pigmento conosciuto al mondo occidentale come ocra rossa, terra rossa di Spagna, sanguigna: un pigmento prezioso e estremamente richiesto per la pittura di ceramiche e per la colorazione di altri manufatti.

Fukiya, pertanto, fu il più importante centro di estrazione, purificazione e, ovviamente, commercio del bengara, dall’inizio del XIX secolo fino ai primi decenni del XX secolo. La produzione cessò nel completamente nel 1974.

Poiché il bengara ha proprietà coprenti, repellenti per gli insetti e preservanti per il legno, ancora oggi, come nel periodo Edo, il legno delle case di Fukiya viene dipinto con il rosso ocra.

Camminando per la strada antica di Fukiya

Fukiya nel Giappone non turistico

Camminare nella strada antica di Fukiya, fra il rosso delle case e quello dei noren (le cortine di stoffa dei negozi) è un’esperienza molto particolare.
Giunti all’inizio del villaggio, l’atmosfera è pressoché rurale, ma a mano a mano che si procede verso il centro del villaggio, le case si fanno eleganti, con i tetti spioventi e si arricchiscono di namako.
Fra di esse spicca la casa del magnate del bengara: il signor Katayama.

A seconda dell’ora del giorno e del tempo passato dalla posa della pittura, il villaggio è rosa, rosso intenso, rosso-romantico (un colore inventato da me!!) o marrone.
Il rosso, intenso o pallido che sia, si addice al colore bronzeo delle tegole, che crea un contrasto delizioso con il cielo e con la vegetazione dei boschi circostanti.

È bello passeggiare guardando i negozi di stoffe tinte con bengara e le atelier dei tintori, sempre operative e in cui si può anche fare esperienza di tintura su stoffa.
La stessa materia prima può dare varie colorazioni in funzione della temperatura a cui viene sottoposta e si presta a effetti cromatici giocosi e sorprendenti.

La strada antica di Fukiya ospita caffetterie e ristoranti ma non ne abbonda e ogni esercizio si mimetizza con le altre case non disturbando l’autenticità dell’atmosfera.

bancarella senza vanditore


Numerose sono le bancarelle self service, cioè bancarelle in cui la gente locale lascia i prodotti dell’orto insieme a una cassetta o a un barattolo e confidando ciecamente sull’onestà dell’ acquirente. Une delle tante meraviglie del Giappone!

Alla fine della strada, le case riprendono aspetto relativamente umile e poco oltre è solo campagna.

Cosa vedere a Fukiya

La residenza Katayama

Fra le case che si affacciano sulla strada storica di Fukiya, la residenza principale del signor Katayama cattura l’attenzione.

casa-Katayama-mercante
Il namako ornamentale di casa Katayama crea movimento contro la monotonia del legno..


La famiglia Katayama iniziò l’attività di estrazione e commercio del bengara nel 1759, un’attività che si protrasse per più di duecento anni.
La casa fu costruita all’inizio del 1800 e il suo interno a due piani è visitabile (lo vedremo in un prossimo post) sulle case dei mercanti.
È designata importante patrimonio nazionale in quanto ancora corredata delle officine per la lavorazione e confezione della polvere di bengara.


Come vi spiegai in dettaglio parlandovi della residenza Kamihaga di Uchiko, il villaggio della cera bianca, è raro trovare ancora le officine in cui si producevano prodotti andati in disuso.

Nel post sui kura, potete vedere questa foto del bellissimo kura di casa Katayama per la conservazione del riso e delle ricchezze di famiglia.

Il Museo della produzione del bengara

ricostruzione di uno stabilimento per la produzione del bengara

Il Museo della produzione del bengara è un riadattamento in piccola scale di uno stabilimento che produsse bengara fino al 1974 e che appartenne alla famiglia Tamura. Al museo si possono vedere gli strumenti usati nello stabilimento fino alla sua cessazione.

La scuola elementare di Fukiya

scuola elementare di Fukiya

La scuola elementare di Fukiya venne costruita fra il 1900 e il 1909 al posto di una scuola già esistente, e fu in funzione fino al 2012, diventando la scuola elementare più antica del Giappone. È oggi designata importante proprietà culturale della nazione e i suoi lavori di restauro sono terminati quest’anno.

La scuola fu disegnata dall’architetto Egawa Saburohachi, l’architetto della regione di Okayama dal 1860 al 1939.

La residenza Hirokane

residenza Hirokane

Poco distante da Fukiya si può visitare la residenza del signor Hirokane un magnate del rame e poi del bengara. Spese parte della sua fortuna nella ricostruzione di questa residenza.

2 pensieri riguardo “Viaggio nel Giappone fuori mano: il villaggio rosso di Fukiya.

  1. Ma che meraviglia…sembrano dei posti davvero magici. E questa cosa delle bancarelle dove loro lasciano la merce e si fidano dell’onestà delle persone è fantastico. Qui sarebbe impossibile credo. Bellissimo 🤗 ありがとうございます

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