Kotohikihama è una spiaggia bellissima di circa 2km che fa parte del parco nazionale del Sanin (noto anche come geoparco di San’in Kaigan). Si trova nella zona settentrionale della regione di Kyōto e più precisamente nella penisola del Kyōtango.
Inserita nel 2020 nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, già da anni prima era considerata tesoro nazionale (2007) e fu la prima spiaggia in cui venne vietato fumare (2001) e sporcare la sabbia con un qualsiasi agente.
La sabbia di Kotohikihama se mossa energicamente produce un suono particolare, per questo motivo la spiaggia ha preso il nome di spiaggia (hama) che suona (hiki) uno strumento a corda tradizionale del Giappone: il koto.

La sua sabbia meravigliosa è di colore giallo e ha grana grossa. Contiene una notevole quantità di quarzo (circa il 75%) e inoltre include foraminiferi e micro-conchiglie.
La pulizia della sabbia e del mare permettono lo sviluppo di un suono particolare sotto i piedi del passante che potete sentire qui (fra i vari rumori di sottofondo).
Kyu kyu kyu ad ogni passo
Il suono non viene prodotto dallo sfregamento dei grani ma dalla vibrazione dell’insieme.
Solo una sabbia priva di impurità rende possibile al koto di suonare!
La spiaggia e la dedizione delle comunità locali
La spiaggia Kotohikihama è bagnata dal mare del Giappone ed è battuta da venti fortissimi nelle stagioni invernali e primaverili. Immondizia di ogni genere arriva dal Giappone e dal continente.
La spiaggia viene mantenuta pulita grazie a sovvenzioni e soprattutto grazie all’impegno della comunità locale: gente comune, alunni delle scuole, comitati dei villaggi circostanti, il comitato per la protezione della spiaggia, tutti uniti a lavorare per perpetuare il suono del koto.
Kotohikihama parco geologico



La sabbia di Kotohikihama non è il solo tesoro del parco nazionale del San’in. Nella parte più orientale della spiaggia , diverse formazioni rocciose si susseguono in poche decine di metri quadrati e testimoniano l’attività vulcanica passata: arenarie, conglomerati, rocce pesantemente erose dal vento a formare una sorta di alveare tagliente e rocce lisce levigate dall’acqua a creare un anfiteatro naturale .
Una giornata d’estate a Kotohikihama

Al mattino presto la spiaggia è immacolata e si presta a una bella passeggiata su tutta la sua estensione prima che si riempia di bagnanti. Si passa il rio che porta l’acqua dalle colline circostanti al mare e si cammina fino allo spettacolo delle rocce vulcaniche, da li si apre un ampio golfo di notevole impatto scenico.
L’aspetto della spiaggia nelle ora di punta è un po’ bizzarro agli occhi degli Occidentali.
I frequentatori delle spiagge in Giappone, e Kotohikihama non fa eccezione, sono nella quasi totalità genitori e bambini.
Il mare trasparente si riempie di materassini e canotti ma nessuno (tranne me) usa il mare per nuotare.

La gente va al mare quasi completamente vestita per non scottarsi, per non rovinare la pelle bianca (canone di bellezza) e perché gli UV fanno male. Gli unici in costume siamo io e qualche straniero.
Il tramonto è romantico, incredibilmante romantico.

I colori della pineta alle spalle della spiaggia creano contrasto con la sabbia resa arancione dal sole ormai basso.
Il sole sprofonda nel mare in silenzio.

Mancano i gabbiani perché sanno che non troveranno nulla da beccare nella distesa si sabbia.
Solo io, tranquilla, guardo le lampare all’orizzonte


E’ meraviglioso sapere che esistono luoghi così. Un ritaglio di bellezza che fa bene all’anima.
Il suono è davvero musicale!
Purtroppo l’audio ha i suoi limiti. E’ indubbiamente un suono particolare
Però rende comunque l’idea 😊
Che bella deve essere…
Sì è veramente bella!Tanto che ci torno e ritorno 😀