Il villaggio rurale di Yoshisada, nella regione di Tottori, è composto da un pugno di case ed è un angolo romantico di Giappone, frequentato solo da gente locale, in cui il tempo pare essersi fermato.
Il punto in cui l’antica arteria commerciale, Izumo kaidō, svolta a gomito è ancora segnato dalla lanterna di pietra che, un tempo, illuminava la strada con la luce fioca delle candele.

Quando visitai il villaggio di Yoshisada, in prima estate, l’aria profumava di fresco nonostante la calura e tutto emanava un’atmosfera da idillio.
Ai lati della strada e ai piedi della lanterna ho potuto ancora vedere il canale in cui l’acqua scorre copiosamente e dove la gente lavava i panni. L’acqua del canale è ancora fruibile attraverso scale di accesso e fa da “colonna sonora” alla strada pittoresca.

Poco distante dalla lanterna, rimangono numerose vestigia del passato: una michishirube ishi (indicatore di direzione) e una stele votiva “ushi-uma anzen” del 1891.
Ushi-uma anzen (牛馬安全) significa letteralmente mucca-cavallo-sicurezza. In pratica, si tratta di una stele per pregare per la salute degli animali da lavoro.
Di questa stele, ma potrei generalizzare, mi hanno colpito i piccoli rami freschi ai suoi piedi; segno che la gente locale, oggi come allora, se ne prende cura e coltiva i culti antichi.
Poco distante, ho trovato altre pietre strane, che però non saprei datare. Sono un gioco che divertiva i “forzuti” del villaggio, i quali facevano a gara a chi riusciva a sollevarle.

Dopo Yoshisada, si trovano le città di: Mizoguchi e Nibu, che nel periodo Edo erano stazioni di riposo con locande, honjin, wakihonjin, ma oggi in quei luoghi non è rimasto nulla di quel tempo.
Da ciò che scrivi sembra davvero un posto romantico e che ricorda tempi antichi 😊
È un posto molto semplice, una lanterna e una strada ma a me è rimasto nel cuore
guarda, spesso sono proprio i posti più semplici che ci lasciano dentro quella sensazione particolare che portiamo con noi con affetto
Quanto mi piacerebbe visitare tutti questi piccoli angoli di Giappone
Per il momento le frontiere non sono ancora aperte al turismo e quindi occorre avere ancora pazienza. Nel frattempo ti porto in giro io!