Il mio viaggio lungo la Izumo kaidō, un’antica strada del periodo Edo (1616-1886), è iniziato dalla città di Yonago, nell’attuale regione di Tottori e in particolare dalle rovine del castello di Yonago.

Dal castello di Yonago, i daimyō (i signori feudali) percorrevano la Izumo kaidō alla volta della capitale (Edo) per prestare due anni al diretto servizio dello shōgun Tokugawa (sankin kōtai).
Del castello di Yonago rimangono solo i possenti muri a secco, che fungevano da base.
Situato in cima a una collina, l’ultimo terrapieno si presenta come una spianata, che finisce dove inizia la vista del cielo. Qui il vuoto lasciato dal castello assente si fa sentire come cosa palpabile e percepibile con i sensi.
Forse è la consapevolezza che qualcosa di suggestivo e maestoso è stato volontariamente distrutto a darmi questo senso di desolazione e tristezza…

Il castello di Yonago fu costruito nel 1591 ed era di ben quattro piani. Quando il proprietario, che stava dalla parte di Hideyoshi, perse nella battaglia di Sekigahara, il nuovo feudatario (nominato da Tokugawa) lo innalzò a cinque piani nel 1602 e così rimase fino al periodo Meiji, quando venne distrutto. Durante la restaurazione Meiji, cioè quel periodo in cui il potere venne rimesso nelle mani dell’imperatore, si volle cancellare con la distruzione ogni espressione del sistema passato, quello feudale.
A mano a mano che mi avvicino al confine fra terrapieno e cielo, la vista si fa bellissima e spanna a 180 gradi dal mare interno di Yonago al Monte Daisen.
Potete godere della vista dal castello di Yonago sul video sul mio link esterno al sito You Tube.
Il punto più bello della vista dal castello penso sia quella sul mare interno di Yonago. Da quel mare venivano pescate le anguille, che venivano portate a piedi lungo la Izumo kaidō per poi raggiungere Okayama e da qui Osaka.
Immaginatelo, il mercante di anguille camminare lungo la strada con il suo cesto di bambù. Quando il fiume scorreva al fianco della Izumo kaidō, vi immergeva il cesto per dare sollievo alle anguille. Lo seguiremo lungo la strada.
Dallo stesso mare interno proveniva l’acqua del fossato del castello.

Lasciato il castello, ho trovato traccia della Izumo kaidō in una strada commerciale del centro di Yonago. Che quella fosse la vecchia Izumo kaido ce lo dice una michi shirube (indicazione stradale) di nuova costruzione in cui si legge “Izumo-Kaidō. A sinistra la città di Matsue e a destra Kamigata, cioè la zona importante ,dove risedeva l’imperatore.
La strada era deserta e trapelava di abbandono, forse perché era domenica, giorno in cui i negozi a conduzione famigliare sono chiusi o molto più probabilmente perché questa è una delle tante strade fantasma di cui le periferie del Giappone abbondano. Quartieri in cui le attività commerciali hanno prosperato negli anni del boom economico per subire poi un rapido declino per i motivi più disparati.

Lasciato il centro, la Izumo Kaidō passa davanti al tempio Kanda, costruito nel 1532. Questo tempio era importante nel periodo Edo in quanto era il tempio guardiano di Yonago a nord della città e del suo castello.
Sicuramente prima di lasciare Yonago il daimyō ci avrà fatto una visita per propiziare il viaggio o per chiedere la protezione della città in sua assenza.
Ho avuto la fortuna di visitarlo mentre si teneva una cerimonia e il suono dei flauti e dei tamburi hanno dato alla visita un’atmosfera molto particolare.
Potete vedere il video girato al tempio Kanda e sentirne la musica.