Giappone che cambia: la scomparsa dei giardini

Questo post analizza le cause della progressiva scomparsa del verde privato, una delle meraviglie che caratterizzano le strade del Giappone.

Il colore delle foglie sta vestendo gli alberi di autunno ma a ricordarmi che siamo già alla fine di ottobre è il profumo dolce e raffinato dei fiori dell’osmanto che proviene dai giardini di numerose case unifamiliari sulla via .
È un profumo tenue a distanza dalla pianta, ma che esplode, intenso e penetrante, non appena ti avvicini alla sua moltitudine di piccoli fiorellini arancioni. 
Gli alberi di osmanto piantati in molti giardini privati, così come altri fiori stagionali, sono un indicatore preciso dello scorrere del tempo e delle stagioni.

Adoro i piccoli giardini delle case giapponesi, spesso di soli pochi metri quadrati, solo poco più grandi di un’aiuola, sono un mondo in cui si sussegue il fiorire di camelie, azalee, ortensie e di molte specie floreali in un mutare di colori e fragranze.



Lo stile di vita in Giappone è cambiato: molte persone possiedono una o due macchine che abbisognano di parcheggio (in Giappone occorre dimostrare di avere un posto auto per potere comprare una macchina); il boom economico è finito da tempo e, oggi, si pensa allo stretto necessario quando si compra casa. Così laddove prima sorgeva una casa con giardino, ora le compagnie ne costruiscono due.
In ogni caso, il primo a essere sacrificato è il giardino, sia che si tratti di privati che di compagnie edilizie .

Alla necessità si aggiunge pure una certa pigrizia della gente, che non contempla più l’esistenza di un’aiuola anche laddove potrebbe starci e circonda le proprie case con una spianata di cemento o con un selciato.
 
Noto in questo senso una vera inversione di tendenza rispetto al passato: mentre un tempo si piantava il verde in ogni spazio disponibile, ora si preferisce colmare ogni spazio con pietre e sassi negli gli spazi minuti in cui la gente di un tempo avrebbe creato una meraviglia botanica.

Mi chiedo con angoscia per quanto tempo sia ancora possibile vivere le stagioni in città, vederne i colori e sentirne il profumo.

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